ARTURO VERMI


opere 1959-1984
(diari, paesaggi, presenze, inserti, frammenti)



sabato 13 novembre 2010
ore 18,00
inaugurazione della mostra e drink

ARTURO VERMI, nato a Bergamo nel 1928
è morto a Lecco il 10 ottobre del 1988.
Inizia a dipingere da giovane, dapprima
paesaggi espressionisti e subito dopo quadri
informali e materici. A Milano frequenta Brera
e il "Giamaica", nel clima vivo di quegli anni fa
amicizia con Fontana,Manzoni,Castellani e tutti
gli altri artisti.La svolta nel 1961 quando insieme
con Ferrari,Sordini,Verga e La Pietra fonda il
gruppo artistico "Il Cenobio". Sono di quegli anni
la serie dei quadri "Diari";"Presenze"; "Inserti" con
cui si impone all'attenzione della critica e del collezionismo.
La ricerca artistica del gruppo "Cenobio" insieme con
"Azimuth" e i Gruppi di ricerca visiva e optical ha
caratterizzato l'arte e la cultura sia milanese che
italiana per tutti gli anni '60/70. Dopo il 1970, scioltosi
"Il Cenobio", Arturo Vermi prosegue il lavoro aprendosi
a ricerche piu spaziali con le sue "Piattaforme" e "Frammenti",
strutture lignee ricoperte di grafite nera oppure laminate
con foglia d'argento o d'oro. Una sorta di Dolmen che inserirà
negli allestimenti delle sue mostre. Nel 1975 propone il suo
concetto per una rinnovata felicità attraverso la rivista "Azzurro"
e il noto "Manifesto del Disimpegno".
La Galleria Peccolo aveva già reso omaggio a
questo straordinario artista nella retrospettiva
organizzatagli a Livorno nel 1997. Nella seconda mostra
odierna ha scelto di evidenziare maggiormente, insieme
con i più conosciuti quadri "Diari", le luminose opere
spaziali dorate o argentate: "Piattaforme" e "Frammenti".
Nel catalogo che accompagna la mostra a cura
delle Edizioni Peccolo, la riproposta di una storica
introduzione scritta da Tommaso Trini nel 1974
insieme ad alcuni scritti editi ed inediti dell'artista.