Ugo LA PIETRA


“Le strutturazioni tissurali” 1964-67

Mostra n. 389

Sabato 10 dicembre 2016 alle ore 18,00
dal 10 Dicembre 2016 al 15 Gennaio 2017 
 Strutturazioni tissurali - 1966
 lastra di metacrilato lavorato a freddo 
cm.50x50

In questa mostra vengono esposte le opere che sono la testimonianza delle ricerche visive “Strutturazioni tissurali” di Ugo La Pietra durante gli anni Sessanta. 


Ugo La Pietra, dopo le esperienze segniche con il 
Gruppo del Cenobio (1962-63 con A. Ferrari, A.Verga, A.Vermi, E.Sordini) e quelle della Lepre Lunare 
(1964 con V.Orsenigo),a metà degli anni Sessanta 
esplora il tema degli “elementi di disturbo all’interno della base programmata” con una serie di opere sia pittoriche (tele e disegni) sia realizzate su metacrilato trasparente sagomato a caldo e inciso a freddo. Queste ricerche visive sono chiaramente riferibili alla sua teoria espressa nel saggio Traducibilità dei nessi intercorrenti all’interno di una struttura urbana in visualizzazioni spaziali (ed. Ares, 1966) in cui l’artista descrive con molti esempi come è possibile leggere la struttura urbana usando la tecnica delle visualizzazioni alla macro-scala “attraverso elementi formali ridotti e piccoli elementi: punti”. Queste ricerche, caratterizzate da un forte componente significante rispetto alla rottura del “sistema programmato” porteranno La Pietra nella seconda metà degli anni Settanta a elaborare la teoria del “Sistema disequilibrante”, teoria che utilizzerà proprio elementi di disturbo per evidenziare (decodificare) le rigidità sociali e ambientali della struttura urbana.  Una teoria che rappresenta ancora oggi uno dei contributi più originali all’arte concettuale e all’architettura radicale della seconda metà degli anni Sessanta.


Ugo La Pietra, nato a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938, originario di Arpino (Frosinone), vive e lavora a Milano, dove nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico. Architetto di formazione, artista, cineasta (e attore), editor, musicista, fumettista, docente, dal 1960 si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti (dalla Pittura segnica all’arte concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista) e utilizzato molteplici medium, conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design – e in importanti tematiche sociologiche come  “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983), “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale”   (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il tempo, 1990), “Cultura  Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95). Molte sono state le mostre in Italia e all’estero, ha curato diverse esposizioni alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca.