Mostra n. 374
Sabato 20 Dicembre 2014 alle ore 18,00
dal 20 dicembre 2014 al 20 gennaio 2015
Ger Lataster (nato a Schaesberg in Olanda nel 1920 e deceduto ad Amsterdam nel 2012)
Già artisticamente attivo in Amsterdam alla fine degli anni '40 negli stessi anni in cui i suoi coetanei Appel, Constant, Jorn e Corneille fondavano il gruppo COBRA e promuovevano una pittura di rivolta, fortemente primitiva e aggressiva dai caratteristici stilemi espressionisti, Lataster, partecipa con loro ad alcune importanti collettive internazionali, ma rinuncia a prendere parte attiva nel gruppo COBRA, preferisce continuare in solitario la sua ricerca artistica tutta dedicata al rinnovamento della pittura europea del dopoguerra. Una pittura, la sua, dalle forti tinte espressioniste, dalle alte paste e dagli spessi strati del colore distribuito con ampi gesti "..lunghi e violenti tratti di puro colore lottano e plasmano forme conflittuali sui grandi spazi della tela e della carta. Nero, rosso, blu, giallo traducono con forme e colori i sentimenti forti di una pittura astratta creando un messaggio di rinnovamento emotivo nell'arte moderna del dopoguerra", così la descriveva in quegli anni Willelm Sandberg nel catalogo della mostra allo Stedelijk Museum di Amsterdam.
La sua sarà una lunga e fruttuosa carriera piena di successi con prestigiose esposizioni in Gallerie e Musei olandesi, tedeschi, francesi e numerose saranno le sue mostre personali a Parigi presso lo Studio Facchetti. La galleria era famosa per aver tenuto a battesimo nel 1951 una nuova tendenza artistica con la mostra organizzata da Michel Tapié "Significato dell'Informale"; mostra che determinò il diffondersi per tutta l'Europa della "pittura informale". Lataster, fedele alla sua idea prosegue una ricerca pittorica sempre fortemente espressionista ma a partire dalla fine degli anni '70 evolve verso una figurazione fantastica che lo porterà a realizzare opere di grandi dimensioni e dal soggetto mitologico, in cui recupera echi della tradizione della storia dell'arte: dal barocco olandese agli impressionisti francesi.
Nell'età matura questa sua evoluzione artistica troverà spazio nel grande murale "Il Giudizio Universale" del 1996 realizzato nel Palazzo di Giustizia di Arnheim e nel 1987 nell'ampio soffitto del celebre Museo Mauritshuis de L'Aia, dove dipingerà il suo capolavoro "Caduta di Icaro".
Nel catalogo, a cura delle Edizioni Peccolo, che accompagna mostra livornese Sandro Ricaldone nella sua prefazione ripercorre le tappe salienti della carriera artistica di questo solitario e importante pittore olandese. In mostra dipinti su tela e su carta da lui eseguiti tra il 1955 e 2000.