STEPHANE BORDARIER

Mostra n. 373
   
             dipinti - peinture- 2000-2014   

              



sabato 15 Novembre alle ore 18,00
dal 15 novembre al 15 dicembre 2014
                         
            Orario : 10/13 - 16/20 festivi e lunedì chiuso
           Stéphane Bordarier  è nato a Nìmes (Francia) nel 1953, dove vive e lavora.
Nella lunga intervista/conversazione che l'artista intrattiene con Erik Verhagen, nella prefazione in catalogo edito per questa mostra dalle Edizioni Peccolo, Bordarier cerca di chiarire le origini,
le ragioni e le tecniche della sua pittura; per farne comprendere al meglio le istanze.
Autodidatta ma, fin dagli esordi, la sua è stata una continua ricerca verso una pittura monocroma:
una ricerca sull'essenzialità immanente della presenza del colore disteso sulla tela-.
Presenza ottenuta spalmando sulla tela, con un solo gesto e usando la spatola, un unico colore
(pigmento in polvere diluito con olio e colla di pelle di coniglio) oppure amalgamando due o tre colori insieme per ottenere un terzo colore dalle tonalità àfone, non definibile e privo di riferimenti.
Un colore che esalti la forma e la  luce che lo definiscono. "Centralità e presenza del colore", così lo descriveva Bruno Corà nella prefazione del catalogo della precedente mostra che Stéphane Bordarie ha tenuto nell'aprile 2001 a Livorno nella Galleria Peccolo. Già in quegli anni nella stesura del colore sulla tela si potevano intravedere il gesto e i contorni che si presentavano sfrangiati. I colori usati sono i viola o i marroni; il rosso amaranto oppure il verde acqua. Ma uno dei suoi colori favoriti, oltre al bruno Van Dick,  è il "violetto di marzo" con cui ha realizzato numerose tele esposte in mostre e installazioni nelle  recenti personali fatte sia  in Francia che all'estero.
La sua è una pittura monocroma ma non all over, una stesura del colore che si espande, invade la tela come per occupare un territorio e sembra dilatarsi oltre il perimetro, senza un limite, fino al punto da rendere insicura l'idea stesa di frontiera, di separazione fra quadro e muro, tra materia e supporto, tra forma e colore.
Nel catalogo che accompagna questa mostra a cura delle Edizioni Peccolo la conversazione-intervista tra l'artista e Erik Verhagen, introduce alle opere in esposizione e pubblicate.
Tutti i dipinti sono su tela ed eseguiti tra il 2009-2014.