MICHAEL GOLDBERG


 Mostra n. 398 

 a tribute (opere 1960/2005)     
          
InaugurazioneSabato 3 Febbraio 2018  ore 18,00
                     dal  3 Febbraio al  9 Marzo 2018


Unitled - 2000



          MICHAEL GOLDBERG (New York 24.12.1924 - New York 30.12.2007) con questa concisa retrospettiva, in cui sono esposte alcune opere realizzate tra il 1960 e 2005, la Galleria Peccolo di Livorno rende omaggio all’artista nel decennale della scomparsa. Già a partire dalla prima personale organizzata a Livorno nel settembre 1979, in cui furono esposte opere su carta della serie “Codex”, Roberto Peccolo aveva strinto con lui un solidale rapporto di lavoro e di amicizia che è durata fino alla morte dell’artista. Dopo la prima seguiranno numerose altre mostre durante i lunghi anni della collaborazione sino all’ultima mostra di Goldberg realizzata a Livorno nel giugno 2007.
Goldberg inizia a dipingere nel 1939 e nel ‘40/41 frequenta le lezioni di Hans Hofmann alla Scuola di Belle Arti di N.Y. Nel 1942 si arruola come paracadutista per combattere in Birmania e nel sudest asiatico. Congedato nel 1947, riprende gli studi con H. Hofmann. In quegli anni incontra i pittori della scuola di N.Y. quali de Kooning, Franz Kline, Norman Bluhm, Johan Mitchell, Jackson Pollock, il poeta Frank O’Hara e molti altri frequentatori della scena artistica newyorkese e del Cedar Bar.Tiene la sua prima personale alla Tibor de Nagy Gallery di N.Y. e nel 1957 la gallerista Martha Jackson gli compra dei quadri, firma con lui un contratto e lo espone in personali e collettive con gli artisti della galleria fino al 1966. Nel 1965 entra in clinica per disintossicarsi dove rimarrà fino al 1967. Invitato per la prima volta nel 1980 da Carmengloria Morales nella sua casa di Sermugnano (Vt.) per una estate di vacanza e pittura, insieme con sua moglie, la scultrice Lynn Umlauf, si affeziona all’Italia e in seguito alla Toscana. Alternandosi con New York dove continuava a insegnare e dipingere, dal 1987 soggiorna durante l’estate nella casa affittata a Spannocchia tra le colline senesi. In questo suo nuovo rifugio, rustico studio di campagna, lavorando su piccole e grandi dimensioni, dipinge quadri nei quali il suo antico amore per il paesaggio urbano astratto, tipico delle opere del periodo “action painting newyorkese” degli anni 1955-1966, si coniuga e si confronta con le influenze della pittura dei Maestri Rinascimentali italiani e del Manierismo fiorentino e senese; come confesserà lui stesso nello scritto del settembre 1997 per la rivista Cahiers d’Art di Roma (nelle cui pagine gli era stato dedicato un ampio servizio). Quel testo è oggi riproposto come introduzione nel catalogo di questa mostra. Nel maggio 1999, il Comune di Chiavari, Liguria, in collaborazione con la Galleria Peccolo e il critico Roberto Ferdani  organizza a Palazzo Rocca la mostra “O’Hara, Bluhm & Goldberg, un poeta e due pittori a New York negli anni ‘50” un’ampia antologica sulla pittura newyorkese degli anni ‘50 in cui sono confrontati i quadri dei due pittori e le poesie a loro dedicate dall’amico poeta e critico Frank O’Hara.
       L’esposizione livornese è accompagnata da un catalogo bilingue italiano/inglese edito dalle Edizioni Peccolo contenente le immagini delle opere esposte con lo Statement scritto da Goldberg nel 1997 come introduzione; una prefazione della giovane critica Elena Forin e l’articolo dall’amico Lucio Pozzi sull’opera di Mike edito sul Giornale dell’Arte n.263 del marzo 2007. Inoltre una particolare testimonianza della moglie Lynn Umlauf e i contributi e i ricordi scritti da alcuni tra gli amici a lui più vicini: Roberto Ferdani, Elisabetta Longari, Carmengloria Morales, Lucio Pozzi, Federico Sardella e Roberto Peccolo.

codex comer mesura di ventura
1980 tecnica mista su carta 57x76

codex comer piede vicentino 
1980 tecnica mista su carta 100x70


ST 1995 olio su carta intelata 70x104

ST 1995 olio su carta intelata 71,5x83


ST 1995 olio su carta intelata 84x102


 ST NY 1960 olio e collage su cartone 41x34





Dalla rivista SEGNO, aprile 2018