Mostra Gil J. Wolman - Galleria Six Milano

Mostra in corso fino al 21 marzo 2024, presso la Galleria Six di Milano, di GIL JOSEPH WOLMAN, situazionista e creatore negli anni '60 dell'Art Scotch. Un artista che negli anni fra il 1990 e il 2010 è stato esposto diverse volte anche nella galleria Peccolo.

Presso la Galleria Six sono esposte le sue opere più conosciute e radicali della serie realizzata nel 1963 e denominata Art Scotch, che consiste nello strappare strisce di materiale stampato con nastro adesivo e le stesse riposizionate su bacchette di legno.
Un processo creativo singolare, attraverso il quale l'artista cattura immagini, lettere, parole, pentagrammi musicali e molto altro...



Gil J. Wolman è nato a Parigi nel 1929 ed è morto a Parigi nel 1995.
All'età di vent'anni separa le vocali dalle consonanti, creando così Megapneumia.
Nel 1951 realizza l'Anticoncept, un film senza immagini, proiettato su un pallone sonoro, oggi nelle collezioni del M.N.A.M. Musée National d'Art Moderne, Paris. Nel 1952 fonda con Debord l'Internazionale Lettrista. Fino al 1957 partecipa attivamente al movimento lettrista. Nel 1956 rappresenta l'Internazionale Lettrista al Congresso di Alba, che getta le basi della futura Internazionale Situazionista.
A partire dal 1957 sviluppa un lavoro autonomo, lontano da tutte le scuole. Nel 1963 inventa il procedimento Art Scotch. Seguono "Séparations" nel 1978, "dürhing dürhing" e "Décompositions" nel 1979. L'ultima parte del suo lavoro, dal 1991 in poi, è stata dedicata alla "Peinture dépeinte" (pittura raffigurata): questa volta si trattava di separare la tela dal suo soggetto.





 

Michael Goldberg, Opere 1957 - 2007. Mostra al CRAC Puglia

Sabato 25 novembre p.v. alle ore 18.00 nello spazio museale del CRAC Puglia (Centro di Ricerca Arte Contemporanea) della Fondazione Rocco Spani Onlus avrà luogo l'inaugurazione della mostra dedicata al celebre maestro “Michael Goldberg. Opere 1957-2007”, a cura del critico e storico dell’arte Alberto Zanchetta, docente di Arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

La mostra è patrocinata dal Comune di Taranto, dalla Regione Puglia (Assessorato Cultura, Tutela e Sviluppo Delle Imprese Culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica) in collaborazione con istituzioni territoriali e nazionali: Amica Sofia di Perugia, F@MU (Famiglie al Museo), Comitato per la Qualità della Vita, Amici dei Musei Taranto, Tarenti Cives, #Ante Litteram, Marco Motolese e Club per l’UNESCO di Taranto, Gruppo Taranto, FAI delegazione di Taranto, Ella, Contaminazione e Taranto Grand Tour 2023 - progetto di accoglienza turistica integrata.
Promossa ed organizzata dal CRAC Puglia con il contributo di critici, collezionisti e amici del maestro, per celebrare – senza retorica e senza scopo di lucro – il centenario della nascita, un omaggio ad un artista che per tanti anni ha profuso impegno e assidua ricerca.

La mostra raccoglie ventitré opere, una significativa campionatura di disegni e pitture (carte e tele), realizzati dall’artista durante la sua permanenza in Italia e soprattutto nella sua residenza toscana, sino all’estate del 2007.
La mostra è prorogata fino al 29 febbraio 2024.


“A ben guardare, - scrive in catalogo il curatore Alberto Zanchetta - i suoi quadri non sono altro che le trasfigurazioni delle esperienze viste e vissute in prima persona. Persino quando ammetteva la propria idiosincrasia per la natura, non v’era dubbio che le colline senesi gli fossero d’ispirazione per la serie Codex. Il fatto di prediligere formati orizzontali, ossia quelli che si prestano maggiormente a una rielaborazione del paesaggio, non era un caso fortuito (un’opera come Retreat from Landscape ci offre un’ulteriore prova di come egli accogliesse in sé gli stimoli paesaggistici, dapprima urbani, dipoi naturalistici).
Chi volesse scavare in questa sua pittura spessa, viscosa e vorticosa, imperlata di sgocciolature e colori raschiati, si imbatterà assai di frequente in forme ad arco, timpani e rosoni, elementi architettonici che si possono far risalire al decennio del Sessanta, allorquando Klaus Kertess gli aveva affibbiato il neologismo di architecting paint.
Goldberg non ha mai rinnegato il proprio passato, al contrario, era solito trarre ispirazione dai suoi stessi quadri, cercava di perfezionarne le intenzioni/intuizioni, raggiungendo esiti sempre più solidi e duraturi. A dispetto degli esordi, che si erano svolti all’insegna della “perdita del centro”, negli anni della maturità aveva optato per delle tele quadrangolari, ricorrendo a un effetto centripeto che lasciava i bordi scoperti. In particolare, nei quadri dei primi anni Duemila, la materia pittorica finiva per raggrumarsi a guisa di ciottolo, in tutto simile a un sampietrino.
Nel suo percorso – che era degno di un instancabile pellegrino – l’artista aveva attraversato un tragitto tanto estenuante quanto frustrante, costellato pur tuttavia di inesauribili sorprese e scoperte. Interrogandosi sull’essenza stessa della pittura, temeva di vederla scivolare tra le mani, macerandosi all’idea di rincorrere un qualcosa di inafferrabile”.

In occasione della mostra è stata realizzata, per le edizioni CRAC Puglia, una pubblicazione contenente una prefazione sul valore educativo dell’arte a firma di Giovanna Tagliaferro, direttore della Fondazione, un saggio critico di Alberto Zanchetta, apparato iconografico e note biografiche sull’artista.


Di seguito un bell'articolo uscito sulla rivista "Lo Jonio" in occasione della mostra.






 

Winfred Gaul - Trilogia "Markierungen" - Museo CAMUSAC Cassino

Terza e ultima tappa della trilogia di mostre che celebrano il ventennale della scomparsa dell’artista tedesco Winfred Gaul. 

La mostra è prorogata fino al 29 febbraio 2024.

Bruno Corà, curatore della collezione e delle esposizioni al Museo CAMUSAC di Cassino, in collaborazione con le Edizioni Peccolo di Livorno, per questo speciale evento ha selezionato il ciclo di lavori “Markierungen” (grandi tele dall’impianto minimale) e grazie al sostegno della vedova dell’artista signora Barbara Gaul si è potuto mostrare in questa occasione speciale una tale, pregiata, serie di quadri.
L’esposizione curata da Bruno Corà e il relativo catalogo delle Edizioni Peccolo Livorno, fanno parte di una trilogia di mostre dedicate a rendere un doveroso omaggio al cinquantennale lavoro di questo autore tedesco il cui carattere era più mediterraneo che nordico.

Recenti studi critici di storici dell’arte ritengono tali opere fondamentali per una revisione del suo lavoro e indispensabili per rivalutarne il valore sia storicamente che sul mercato. Oggi molte di queste opere sono in Collezioni Pubbliche e numerosi Musei sia tedeschi che europei.
In Italia posseggono suoi quadri il Museo d’Arte La Pilotta, CSAC Università di Parma e attualmente il Museo CAMUSAC di Cassino. 


VIDEO del vernissage CAMUSAC - W. GAUL


Opere di Winfred Gaul in trasferta: installate e visitabili presso la saletta dell'Abbazia di Montecassino in contemporanea per tutta la durata della mostra presso il Museo.




Una panoramica delle sale espositive del CAMUSAC





La trilogia di mostre dal titolo generale “Winfred Gaul: Pittura e Memoria” si è svolta in un itinerario suddiviso in tre tappe, frazionate nel tempo e con presenze di serie di opere diverse tra loro.

La prima frazione si è già svolta presso il Centro CRAC di Taranto, diretto da Giulio De Mitri, (10 Dicembre 2022/ 30 Gennaio 2023) dove sono stati esposti i lavori della serie “Recycling” (cartoni da imballaggio usati e ridipinti con acrilici da Gaul). La mostra e il catalogo erano a cura di Alberto Zanchetta con uno scritto di Roberto Lacarbonara. Potete visionarla QUI

Nella recente tappa veneziana presso la Galleria ArtNetWork di Orler, (16 Giugno/ 20 Luglio 2023) sono state esposte le tecniche miste su carta della serie “Con Amore” e i dipinti su tela della serie “Dialogo con Monet”. Quest’ultima serie, realizzata tra il 1982 e il 1995, è il doveroso omaggio che Winfred Gaul rende al grande maestro impressionista, a suo avviso iniziatore non solo dell’ ”Impressionismo” ma di una pittura, finalmente libera nei gesti e dalle forti colorazioni. La trovate QUI



Tristan Honsinger

 

Surreale, Funambolico e Geniale musicista, creativo estremo, sia con il suo violoncello che nella vita.

A Livorno ci hai regalato tante serate di jazz improvvisato INDIMENTICABILI.

Grazie, caro amico.
Roberto



Tristan Honsinger, Livorno Galleria Peccolo 1979.
Foto: Pino Falleni





Winfred Gaul - TRILOGIA "Con Amore" e "Dialogo con Monet" - Galleria ArtNetWork di Orler, Venezia

A Winfred Gaul (Düsseldorf 1928 – Kaiserswerth 2003) è dedicata una trilogia di mostre sul tema “Pittura e Memoria” a cura di Bruno Corà.

La Trilogia di mostre dal titolo generale “Winfred Gaul: Pittura e Memoria” si sta svolgendo in un itinerario suddiviso in tre tappe frazionate nel tempo e con presenze di serie di opere diverse tra loro.

La prima frazione si è già svolta presso il Centro CRAC di Taranto, diretto da Giulio De Mitri, (10 Dicembre 2022/ 30 Gennaio 2023) dove sono stati esposti i lavori della serie “Recycling” (cartoni da imballaggio usati e ridipinti con acrilici da Gaul). La mostra e il catalogo erano a cura di Alberto Zanchetta con uno scritto di Roberto Lacarbonara.

Ne abbiamo parlato QUI 

La seconda tappa veneziana, sara inaugurata il 16 Giugno 2023 alle ore 18, presso la Galleria ArtNetWork di Orler, Fondamenta de la Pasina 1114 (Vaporetto Linea 1 fermata San Silvestro). La mostra sarà visitabile nel periodo 16 Giugno / 16 Luglio 2023.

Guarda il video di presentazione

Per celebrare il ventennale della scomparsa dell’artista Winfred Gaul, le Edizioni Roberto Peccolo, Livorno, in collaborazione con la Galleria ArteNetWork Orler di Venezia e grazie al sostegno della vedova dell’artista Sig.ra Barbara Gaul, hanno organizzato la prima mostra personale retrospettiva a VENEZIA di questo artista esponendone una speciale, pregiata, serie di quadri.

In esposizione opere delle serie “Con Amore” e “Dialogo con Monet”

Saranno esposte le tecniche miste su carta della serie “Con Amore” e i dipinti su tela della serie “Dialogo con Monet”. Quest’ultima serie, realizzata tra il 1982 e il 1995, è il doveroso omaggio che Winfred Gaul rende al grande maestro impressionista, a suo avviso iniziatore non solo de ”l’impressionismo” ma di una pittura, finalmente libera nei gesti e dalle forti colorazioni. 

A conferma storica dell’impegno di Gaul su questo tema sono esposti 4 dipinti datati 1961 provenienti da collezioni private italiane. Durante la vernice Bruno Corà introdurrà la mostra, dialogando con il curatore Alberto Zanchetta sulla tematica delle opere esposte. Il catalogo bilingue (Italiano/Tedesco) sarà a disposizione del pubblico interessato e contiene oltre alle immagini dei quadri esposti la prefazione di Bruno Corà, il testo critico di Alberto Zanchetta, un ricordo dell’amico Gianfranco Zappettini e il testo di Kay Heymer chef-curator del Museo di Duisburg.

Winfred Gaul artista, tedesco di nascita, attivo sulla scena della pittura tedesca del dopoguerra, dall’informale all’astrazione geometrica di stampo minimale fino alla Pittura Analitica e oltre, ha realizzato durante i suoi lunghi soggiorni in Italia, a Roma (1960-62) e specialmente in Liguria (1973-1985) dove ha dipinto alcune notevoli serie di opere che hanno segnato in profondità gli sviluppi della pittura da lui fatta durante la sua lunga carriera artistica.

Oggi molte di queste opere sono in Collezioni Pubbliche e numerosi Musei sia tedeschi che europei. Per questo speciale evento le Edizioni Roberto Peccolo e la galleria ArtNetWork Orler hanno selezionato due cicli di lavori “Con Amore” (12 tecniche miste su cartone Fabriano) e “Dialogo con Monet” (10 dipinti in 2-3 fasi su tela); tutte opere basate “tra la Pittura e la Memoria” nelle quali sono evidenti i riferimenti alla storia della pittura degli artisti da lui amati (Monet e Matisse). Come acutamente sottolinea Bruno Corà nella prefazione al catalogo della mostra.


L’esposizione veneziana e il relativo catalogo fanno parte di una Trilogia di mostre progettate dalle Edizioni Roberto Peccolo in collaborazione con la Galleria ArtNetWork di Stefano Orler (che da anni sostiene i lavori di Winfred Gaul) e di conseguenza, per la mostra, sono stati scelti dipinti realizzati in Italia, da questo autore tedesco, il cui carattere era più mediterraneo che nordico.
Recenti studi critici di storici dell’arte ritengono tali opere fondamentali per una revisione del suo lavoro e indispensabili per rivalutarne il valore sia criticamente che sul mercato. Così sottolinea Kay Heymer, curatore del Museo Küppersmühle di Duisburg, nel suo testo in catalogo.


Anticipiamo che nella prossima frazione della Trilogia, in programma per la fine di Settembre presso la Fondazione CAMUSAC di Cassino (Fr), proposta da Bruno Corà, saranno visibili le opere della serie dei “Markierungen” (grandi tele dall’impianto minimale) dipinte da Gaul nel suo studio in Liguria durante gli anni della Pittura Analitica 1972/1978, alcune delle quali furono poi esposte nel 1977 alla Documenta 6 di Kassel.

Irma Blank - commemorazione

 

(Blank con Paolo Belforte, 2011 Personale Galleria Peccolo)

Ancora una commemorazione per una cara amica appartata ma determinata artista, Irma Blank. Le avevo dedicato due mostre personali nel 1978 e nel 2011 e, con orgoglio, avevo pubblicato il suo bel Libro d'Artista "Splitter" nel 2010 (che potete visionare qui)


(Blank con Paolo Belforte, 2011 Personale Galleria Peccolo)


(Irma Blank, foto di R. Formenti)

Ciao, Irma e grazie.

Roberto Peccolo

Elegia per Gianfranco Baruchello

 


Caro Gianfranco Baruchello,

da livornese ero orgoglioso dei tuoi successi internazionali… 

da gallerista ho amato il tuo lavoro fino ad organizzare TRE mostre con le tue opere (1978-2003-2011)

come editore ti sono grato di avermi scritto “Breve storia della mia pittura” e concesso di pubblicarlo nel catalogo.

Nel Museo della nostra città c’è una tua bellissima opera “in cold fact” da te donata affinché tutti i livornesi vedessero il mondo attraverso il tuo dipingere… 

GRAZIE

Roberto Peccolo



Winfred Gaul - Trilogia "Recycling 1981-1997" presso CRAC Puglia


Sabato 10 dicembre 2022, alle ore 18.00 al CRAC Puglia (Centro di Ricerca Arte Contemporanea) della Fondazione Rocco Spani Onlus avrà luogo l'inaugurazione della mostra retrospettiva del celebre maestro Winfred Gaul (Düsseldorf, 1928 - Kaiserswerth, 2003) a cura di Alberto Zanchetta.

La mostra è promossa e organizzata dal CRAC Puglia, unitamente a Roberto Peccolo, patrocinata da Comune di Taranto, Regione Puglia (Assessorato Cultura, Tutela e Sviluppo Delle Imprese Culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica) e Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e in collaborazione con istituzioni territoriali e nazionali, le associazioni Amica Sofia di Perugia, F@MU (Famiglie al Museo), Comitato per la Qualità della Vita, Ella, Federazione Italiana delle Associazioni e Club per l'UNESCO di Taranto, Associazione Marco Motolese, Associazione Contaminazioni, Amici dei Musei Taranto, Tarenti Cives, #Ante Litteram, Gruppo Taranto e FAI delegazione di Taranto.

La mostra rappresenta la prima retrospettiva organizzata sul suolo nazionale per il ventennale dalla scomparsa dell'artista tedesco e raccoglie una significativa selezione delle opere della serie Recycling 1981-1997, nel solco della ricerca e della sperimentazione visiva, con opere realizzate attraverso il riciclo di vecchi cartoni.
Catalogo a cura delle Edizioni Peccolo.
Nel 1981 nascevano due serie di lavori di formato piccolo ai quali avrei dato non senza motivo il titolo di “Recycling” poiché sono nati grazie al riutilizzo di materiale destinato alla distruzione. Il materiale d’origine (cartone Bristol o il francese BFK Rives) di una delle serie proviene dal mio studio, per l’altra si tratta di avanzi dell’industria dell’imballaggio, e cioè da scatole di cartone per vino, vuote.

Nel primo caso, strappando disegni mal riusciti, creavo piccoli pezzetti di carta, alcuni con strane forme che mi affascinavano e stimolavano la nuova elaborazione. Anche nel secondo caso la forma (di una croce o di un trittico “in miniatura”) nasceva -diciamo automaticamente- distruggendo o scomponendo una scatola di cartone contenitore per bottiglie di vino. Il tutto era solo una questione di percezione. 
Nel processo di distruzione il contenitore perdeva la sua funzione per uno scopo specifico. Smetteva di essere un oggetto utile trasformandosi di nuovo in un pezzo di cartone che mi lasciava libero spazio alla fantasia. Invece che fra le immondizie questo “scarto” finiva sul mio tavolo da disegno, dove con l’aiuto di lapis e di matite colorate, di trementina, colori a olio e acrilici iniziava il suo “recycling”.
In rapida successione nascevano così due serie di pitture per così dire “in nucleo”, compiute in se stesse, ma chiaramente divise fra loro. Ciò che si provava qui in maniera giocosa, veniva presto introdotto e previsto poi per lavori sui grandi formati. Andrebbe però per lo meno ricordato che ciò non era possibile senza le modifiche imposte dal materiale e dalla misura. Per questo i grandi dipinti non sono semplici copie delle “miniature”, né si rende giustizia a queste opere considerandole unicamente studi preparatori dei grandi lavori. La loro spontaneità e freschezza deriva non per ultimo dal loro piccolo formato. Winfred Gaul


Alcune immagini del vernissage  (Foto credits: Giorgio Ciardo)






Articolo tratto dalla rivista "Lo Jonio"




Jacques Villeglé, un altro addio

 


2010, mostra Novo-Realismo a Brescia: un bel pomeriggio di festa con Ginette Dufrene (a sinistra) e l’amico Jacques Villeglé che, in silenzio, ieri ci ha lasciato.

Il suo riserbo e le sue speciali lacerazioni rimarranno nei nostri ricordi e nella storia dell'Arte Moderna.

A Mike e Lynn - Days of wine and rose

 

Lynn Umlauf e Mike Goldberg, Spannocchia (Luglio 2007)


"The days of wine and roses laugh and run away like a child at play
Through the meadow land toward a closing door
A door marked "nevermore" that wasn't there before
The lone-ly night discloses just a passing breeze filled with memories
Of the golden smile that introduced me to
The days of wine and roses and you"

Days of Wine and Roses, Frank Sinatra

Lynn nel suo studio a Spannocchia (luglio 2007)

Copyright foto: G. Ippolito




Elegia per Lynn Umlauf

 Condividiamo con i medesimi sentimenti di Lucio Pozzi, questo scritto in ricordo di Lynn

(Lynn Umlauf nel suo studio)


Ahi. Maria Samson mi ha mandato una foto dei citofoni al 222 Bowery e il fascio di luce della storia mi ha colpito al cuore: Goldberg, Giorno e ora Umlauf sono diventati ricordi. In questi ultimi anni, Nonas, Highstein, Kirili, Gorchov, Kertess, Robert Morris, dopo Suzie Harris, Ree Morton e Gordon Matta Clark e altri che ci passavano in visita e che sono parte della mia vita, hanno smesso di respirare la nostra aria.

Ci sono stati anni di solitudine in cui mi fiondavo a cena da Mike e Lynn quando mi sentivo troppo solo. Stavano puntualmente cucinando con attenzione e c’erano sempre altri ospiti e sempre litigavano per il sale o l’arrosto. Il vino serviva a festeggiare e il grande tavolo da lavoro era pieno di libri che mi tuffavo a sfogliare. Andavo di sopra da lei a vedere i suoi nuovi lavori mentre quelli di Michael, alcuni ancora non finiti, erano sempre esposti nel suo immenso studio.

Avevo conosciuto Lynn nei primi anni ’70 poco dopo aver conosciuto Michael. Prima di trasferirsi da lui, viveva in un loft a Chinatown. In quel periodo, sia io che altri amici, non avevamo sempre voglia di andare nel suo studio perché lì non potevi certo cavartela con commenti sbrigativi. Lei esigeva un’attenzione molto più impegnata rispetto alle normali visite rilassate tra artisti. Naturalmente, avrebbe poi proiettato la stessa attenzione quando guardava il lavoro altrui.

La sua presenza era contrassegnata da un assoluto rispetto per l’intera esperienza artistica. Altrettanto rispetto rivolgeva anche al cibo e agli oggetti. Quando fai qualcosa gli riservi una semplicità rituale. Se guardi qualcosa, sii rispettoso e cerca di vedere davvero.

Lynn era leale con quelli che sentiva vicini. C’erano persone che le interessavano meno, a volte solo per un periodo, altri – per un motivo o l’altro – li aveva allontanati. Ma la sua equità era riservata anche a loro. Non l’ho mai sentita spettegolare o parlare male di qualcuno. 

La sua arte era partita da sensibili superfici riduttive e si era evoluta verso una specie di ‘complessa semplicità’ di immagini, materiali, riflessi, opacità, peso e leggerezza. Questo ossimoro la definisce bene, nell’arte e nella vita.

Lucio Pozzi, 6 febbraio 2022


Ahi. Marja Samson just sent me a photo of the intercoms at 222 Bowery and the beam of history hit my heart: Goldberg, Giorno and now Umlauf have become memories. In the last few years Nonas, Highstein, Kirili, Gorchov, Kertess, Robert Morris following Suzie Harris and Ree Morton and Gordon Matta Clark and others who visited there and that are part of my life, have stopped breathing our air.

During certain years of solitude, whenever I felt lonely I would crash dinner at Mike and Lynn’s place. They were inevitably cooking with great attention and there would always be guests and they relentlessly bickered about the salt or the roast. Wine was celebratory and the central large worktable was covered with books I eagerly leafed through. I went upstairs to see her recent work and Mike’s would be on display in his immense studio, whether finished or in process.

I had met Lynn in the early seventies shortly after Mike had befriended me. She was living in a loft in Chinatown before moving in with him. I and some friends were somehow wary of visiting her studio then, because you could not get away with some cursory response there. She demanded a commitment of attention that was unusual during more relaxed visits to other artists. The same attention she in turn would project when seeing friends’ works.

An absolute respect for the whole of artistic experience marked her presence in our circle of friends, a respect equally distributed to food and objects as well. 

When you do something, there is a ritual simplicity to it, if you look at something, do be considerate and try to really see.

Lynn was loyal to those she felt close to. There were people she cared less about, sometimes for a period only, others she had for some reason or other distanced from herself, but her fairness extended even to them. I never heard her gossip or say something nasty about anybody.

Her art started from sensitive reductive surfaces and evolved towards a kind of complex simplicity of images, materials, reflections, opacities, weight and flight. This oxymoron defines her best in art and life. 

Lucio Pozzi, 6 February 2022

Arturo Schwarz

“Malgré tout”


Arturo Schwarz e Paolo Belforte, da sempre forti sostenitori di Libri, Poesia e Arte.

Qui nel febbraio 2012 a Livorno, miei ospiti in occasione della mostra “Fuori Corrente”.

Con nostalgia: A Tribute to Memory. 

Elegia per Nanda VIGO

Nanda Vigo (1936 - 2020)
una vita artistica tra la ricerca della bellezza della luce e la vertigine del cosmo.






ATTENZIONE


La Galleria ha cessato l'attività al pubblico
Roberto Peccolo rimane disponibile per consultazioni, pareri o altro. Il numero telefonico +39.0586.888509 (con segreteria) rimane attivo, come l’indirizzo mail galleriapeccolo@libero.it   











La Galleria Peccolo, Livorno, piazza Repubblica 12, dopo 50 anni di intensa attività espositiva: 

405 eventi (mostre, concerti, performance), 
editoriale (cataloghi, monografie, libri d’artista, di teoria) 
e di comunicazione nel mondo dell’arte contemporanea internazionale, 
ha il piacere di comunicare, agli amici, estimatori, colleghi  e appassionati d’arte che hanno seguito il nostro lavoro in tutti questi anni, di aver cessato la propria attività pubblica a partire dal 31 dicembre 2019.

Roberto Peccolo rimane disponibile per consultazioni, pareri o altro. 
Il numero telefonico +39.0586.888509 (con segreteria) rimane attivo, come l’indirizzo mail galleriapeccolo@libero.it   



Galleria Peccolo, Livorno, Piazza Repubblica 12, after 50 years of intense activity, including 405 events (exhibitions, concerts, performances), many publications (catalogues, monographs, artists’ books, theoretical writings), and communication in the world of international contemporary art, has the pleasure to inform all the friends, admirers, colleagues and art lovers who have kept in touch with our work over the years that the gallery will TERMINATE public operation starting on 31 December 2019

Roberto Peccolo will remain available for all those who wish to contact him privately for consulting, advisory services or other purposes. The telephone number +39.0586.888509 (with voice mail) will still be in use, as well the email address galleriapeccolo@libero.it    http://mostre-e-dintorni.blogspot.it 



Après 50 ans d’une intense activité tant sur le plan des expositions : 405 évènements (expositions, concerts, performances) que sur le plan éditorial (catalogues, monograplies, livres d’artistes, livres théoriques) et de communication dans le monde de l’art contemporain international, La « Galleria Peccolo », Livorno, Piazza della Republica, 12, a le plaisir d’annoncer à tous les amis, experts, collègues et amateurs d’art, qui ont suivi notre travail pendant toutes ces années, qu’à dater du 31 Décembre 2019, elle mettra fin à son activité publique. 

Cependant, Roberto Peccolo restera disponible pour tous ceux qui voudront le joindre pour des consultations privées, avis ou autre. Le numéro de téléphone : +39 0586 8885009 (avec enregistreur) reste actif ainsi que l’adresse mail : galleriapeccolo@libero.it  http://mostre-e-dintorni.blogspot.it 






Die Galleria Peccolo, Livorno, Piazza Repubblica 12, möchte nach 50 Jahren intensiver Ausstellungsaktivität, 405 Veranstaltungen (Ausstellungen, Konzerte, Performances), Verlagsarbeit (Kataloge, Monografien, Künstler - und Theoriebücher) und Kommunikation im Bereich der internationalen zeitgenössischen Kunst allen Freunden, Interessierten, Kollegen und Kunstliebhabern, die in all dieser Zeit die Galeriearbeit verfolgt haben, die Mitteilung machen, dass sie ab 31.Dezember 2019 ihre öffentliche Tätigkeit BEENDET. 
Roberto Peccolo steht weiterhin jedem zur Verfügung, der ihn privat für Beratungen, Stellungnahmen oder anderes kontaktieren möchte. Die Telefonnummer +39.0586.888509 (mit Anrufbeantworter) bleibt ebenso bestehen wie die E-Mail-Adresse  galleriapeccolo@libero.it   http://mostre-e-dintorni.blogspot.it 

CATTANEO, testimone discreto

Enrico CATTANEO (1933-2019), ancora un saluto.
Restano i suoi scatti che documentano cinquant'anni di eventi d'arte milanesi, e la sua ricerca fotografica personale.



https://issuu.com/peccolo/docs/cattaneo


Fabrizio GARGHETTI

 Mostra n. 405
FABRIZIO  GARGHETTI    fotoreporter d’arte 
“ Fluxus, Teatro, Performance, Danza, Poesia, Jazz, Mostre”

               
 Sabato 1 Giugno  2019  alle ore 18,00
dal 1 Giugno al 30 Luglio  2019
Orario: 10/13 – 16/20 festivi e lunedì chiuso.

                 FABRIZIO GARGHETTI classe 1939, nato a Salsomaggiore si è dedicato sin da giovanissimo alla fotografia. Cresce nel negozio del padre che ha un negozio di ottica a Milano e dalla metà degli anni ‘60 ha seguito e documentato con i suoi scatti la stragrande maggioranza degli avvenimenti artistici che si sono svolti a Milano a partire da quegli anni, come pure di alcuni fatti di cronaca che hanno coinvolto quella città: il 12 dicembre 1969 il giovane Garghetti si è ritrovato in Piazza Fontana, con la sua camera a tracollo a documentare la strage, pochi minuti dopo lo scoppio della bomba. 
“Di una performance resta la documentazione fotografica; rimane il segno del genio, il valore del documento. Di un happening teatrale; di Poesia visiva o sonora; di una performance, come di tanta arte in movimento non rimarrebbe traccia, se non ci fosse la testimonianza visiva, attraverso il documento fotografico, di quanto avvenuto” e  GARGHETTI, sempre presente con la sua camera ha documentato ogni evento, vernice, serata e personaggi presenti in quegli anni. Per alcuni anni si è dedicato a fotografare i musicisti della scena internazionale del jazz che suonavano in Europa. 
Attualmente con la creazione dell’Archivio Fotografico Garghetti, dedito alla raccolta, documentazione e diffusione di tutta quella mole di immagini di cui Fabrizio GARGHETTI si è appropriato in oltre cinquanta anni di frenetica attività.  Tutto il materiale disponibile è aperto alla consultazione e alla documentazione degli avvenimenti passati e presenti nelle arti visive contemporanee: www.archiviogarghetti.com
In questa occasione la Galleria Peccolo di Livorno ha aperto i propri locali ad una mostra di oltre 150 scatti riuniti in “strisciate” fotografiche che documentano l’arte contemporanea internazionale quali performance Fluxus, teatro e concerti d’avanguardia, poesia e danza contemporanea, ecc.