Mostra n. 393
Cartelli e Regressivo consapevole opere 1964-1995 Inaugurazione: Sabato 3 giugno 2017 ore 18,00 dal 3 Giugno al 22 Luglio 2017 Con questa mostra omaggio all’opera di Mattia Moreni, la Galleria Peccolo di Livorno conclude la serie di personali dedicate ad artisti contemporanei “Grandi isolati”. Artisti che pur operando in sintonia con l’arte del loro tempo, ad un certo punto della vita hanno deciso di ritirarsi per affrontare nuove tematiche e continuare il proprio lavoro lontano dai clamori e dalle pressioni del mercato. MATTIA MORENI (Pavia 1920 – Ravenna 1999) tra il 1950 e il 1965, con la serie dei suoi famosi “Cartelli in strada” è stato il protagonista indiscusso della pittura espressionista e gestuale definita “informale” che in quegli anni ebbe ampia risonanza mondiale. Esposto in questa mostra un dipinto di grandi dimensioni “Nuvola su piccola baracca in Romagna” del 1964, testimonianza significativa delle opere di quell’epoca. Dopo il 1965, con la serie delle giganti “Angurie” e dei “Paesaggi in disfacimento” Moreni comincia una svolta di lavoro che lo porterà ad un cambiamento radicale dei temi della sua pittura. Si ritira a vivere nella sua casa-studio a Brisighella, vicino alle foci del Po, dove dipinge nuove opere sul tema de “la Regressione della Specie” e la serie de “il Regressivo Consapevole”. Una pittura dai colori carichi di molta materia e consapevolmente rivolta ad una visione selvaggia e primitivista di “Regressione Consapevole”, una protesta nei confronti della Cultura imperante manieristica e che lui sentiva ormai opprimente. Presente in questa mostra l’esemplare opera del 1990: “Era una lampadina al guinzaglio che volava, ma il pugno gorillesco che pugnava monolitico velleitario non pugna più, con piaga cronica umanoide incurabile”. Saranno queste le opere che esporrà nelle innumerevoli mostre in Italia e all’estero dove gli sarà reso il dovuto omaggio per il suo impegno e il suo lavoro. L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito dalle Edizioni Peccolo contenente le immagini delle opere esposte con prefazione dello studioso Flaminio Gualdoni che nello scritto ripercorre le tappe salienti della carriera artistica di questo volontario neo-selvaggio artista.
A 71 anni di sua età, Autoritratto n.37 - il Bambolo, 1991
Cosa c’entra Mondrian con il lombrico dal cuore sanguinante- Si, si, c’entra perché non c’entra
Regressivo consapevole 1986
Era una lampadina al guinzaglio che volava 1990
Il dipingere che disprezza se stesso, PERCHÉ- R.C. Asili patologici, 1991
Il fumettismo generalizzato in avanzata Regressivo consapevole perché- 1989
La genetica, la cultura alla deriva, Artificata (a Paul Klee) [Santa Sofia] 1992
Nuvola su piccola baracca nelle larghe della Romagna 1964